La necessità di non consumare nuovo suolo per edificare è cruciale, specialmente a Milano, dove ben 106,7 chilometri quadrati dei 181,8 totali di superficie cittadina sono già urbanizzati. Questo dato è emerso dal report sulla rigenerazione urbana in Italia presentato da Scenari immobiliari e Unipol.
Occupare i “vuoti” urbani, non il verde
In un contesto dove il passato ha lasciato numerosi vuoti, come fabbriche dismesse e aree ferroviarie, la rigenerazione urbana diventa imperativa per non consumare ulteriore terreno verde.
In Italia, l’ampiezza del suolo da rigenerare ammonta a circa 920 chilometri quadrati, di cui cinque destinati a Milano. Il report identifica 18 grandi progetti per Milano e la sua area metropolitana, di cui sette sono in corso e 11 in fase di prossimo avvio.
Tra i progetti in corso, spiccano il recupero degli ex scali ferroviari Farini e Romana, Mind, Santa Giulia, Milano Sesto, Sei Milano e Symbiosis. Altri progetti, sebbene ancora in fase di avvio, si preparano a cambiare il volto delle aree periferiche ex industriali, come il recupero dell’Ex Innocenti.
Attorno ai 100.000 metri quadrati del Parco della Lambretta sorgerà la Magnifica Fabbrica, un progetto del Comune di 67.000 mq che ospiterà i laboratori della Scala e altre strutture polifunzionali.
Non solo Milano: oltre i confini comunali
La Bovisa sarà coinvolta con due progetti significativi: il Campus Goccia, occupato da studentati e un bosco urbano, e MoLeCoLa, un mix funzionale residenziale, terziario e commerciale. A Calvairate, all’ex Macello, sorgerà Aria, il primo quartiere milanese carbon negative, promosso da Redo, con il Campus internazionale dello Ied, un distretto museale scientifico e abitazioni accessibili.
Unipol sostiene due operazioni, la riqualificazione di via Stephenson allo scalo Certosa e il progetto Up Green a Bruzzano, che prevede immobili residenziali, strutture terziarie e sanitarie.
Infine, due progetti di rilevanza sulla terza circonvallazione riguardano la riqualificazione di piazzale Loreto e la Biblioteca Europea di Porta Vittoria, entrambi accompagnati da nuove aree verdi. Nella Grande Milano, il completamento del recupero dell’ex area Alfa Romeo tra Arese, Garbagnate e Lainate rappresenta un altro importante passo avanti, con 700.000 mq destinati a funzioni residenziali e non, promosse dai comuni e dalla Città metropolitana.
Con un approccio mirato alla rigenerazione urbana, Milano sta dimostrando di non essere solo città di moda, mercati finanziari, investimenti e nuove tecnologie. Il suo impegno concreto nelle prassi urbanistiche virtuose la inserisce tra le più grandi aree metropolitane europee che coniugano concretamente sostenibilità e progresso.